La cultura orientale decora le nostre pareti sin dal 1800, prima con quadri e stampe, oggi anche con raffinate carte da parati.
L’Oriente è entrato a far parte della nostra quotidianità.
In primis, pensiamo al mondo dell'arte, che ha addirittura prodotto il “giapponismo”. Si tratta dell’attrazione per l’arte orientale da parte di molti pittori come Van Gogh, Monet, Degas, Renoir e Klimt. Questa passione è nata verso il 1850 grazie alla diffusione di opere orientali in Olanda con la Compagnia delle Indie.
Successivamente sono arrivati i manga e sopratutto gli anime, i fumetti e i cartoni animati giapponesi, che si sono fatti spazio nella cultura giovanile verso gli anni ’80 del XX secolo.
Ci siamo quindi spostati sempre più da un’influenza di nicchia, a una diffusione collettiva, arrivata ai giorni nostri ad aspetti più spirituali legati al benessere e all'estetica.
Sebbene la religione buddista non abbia attecchito, lo hanno fatto in modo riadattato altri aspetti della cultura orientale:
- lo zen e lo yoga;
- il Feng Shui (di cui parliamo anche in questo articolo);
- l’arte orientale della scrittura che si basa sulla connessione tra mente e corpo (parliamo di calligrafia qui);
- la medicina orientale olistica che si basa su Yin e Yang;
- la cucina cinese e giapponese, in particolare il sushi, che si sta diffondendo in modo capillare, molto più di altre culture alimentari straniere;
- la simbologia propizia diventata oggetto di tatuaggi, come le carpe (fertilità), i draghi (saggezza), il fiore di loto (rinascita), le onde (forza divina o della natura), la geisha (meditazione).
Il lato creativo di quest’influenza orientale si presenta ai giorni nostri prevalentemente in due settori, in cui l’Italia eccelle: la moda e l’arredamento.
La moda ha vissuto cicliche apparizioni delle influenze nipponiche, in merito a fantasie, mood e tagli dei capi: versioni new geisha, kimono, vestaglie in stile yukata, fantasie che richiamano fiori di ciliegio, gru e onde.
L’arredamento si rifà a Cina e Giappone: mobili in bambù, lampade e separé in carta di riso, pavimenti in legno chiaro, tatami in paglia, tavoli bassi, sgabelli e puff al posto di sedie e fouton al posto dei letti, elementi di arredo come stampe giapponesi o quadri con ideogrammi, brucia essenze e porta-incenso.
Ultimamente le fantasie orientali hanno cominciato ad arrampicarsi sulle pareti, grazie alle carte da parati, portando infinite primavere nelle case occidentali.
Le nuove collezioni ispirate al Giappone, si rifanno a tradizioni caratteristiche che raccontano la storia del Sol Levante, in un misto di eleganza, raffinatezza e armonia.
- L’arte degli origami, legata alla precisione e alla riflessione;
- le poesie chiamate “haiku”, simbolo di essenzialità, raffinatezza e profondità;
- la contemplazione della fioritura dei ciliegi, chiamata “hanami” trasmette freschezza, delicatezza e luce;
- le caratteristiche stampe a legno, legate alla progettazione, all’elaborazione di texture e all’attenzione per i dettagli.
Queste carte da parati sono perfette per chi cerca un tocco elegante e delicato per completare le proprie stanze, che susciti serenità e pace interiore.
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Collezioni sempre aggiornate e ottimi consigli per la scelta!!