Ecco le prime informazioni utili per entrare nell'universo shabby!
Shabby, una parola magari poco nota, ma sicuramente tutti avete avuto sotto gli occhi almeno un mobile o un complemento d’arredo shabby.
“Shabby” significa letteralmente trasandato, qualcosa che dunque appare datato e con evidenti segni di usura. Non ci sono regole rigide che definiscano se un oggetto sia o shabby chic o meno, ma di sicuro deve avere un aspetto fané, sciupato: i segni d’usura e le imperfezioni sono dovute alla sua età avanzata. Di solito questi oggetti sono caratterizzati da materiali di riciclo o riuso e patinature bianche o color pastello.
Possono essere shabby anche complementi di arredo e tessili, come vecchi corredi, asciugamani, materiali in lino.
Ma per avere un mobile in stile shabby, non serve aspettare che il mobile invecchi da solo e sperare che lo faccia in modo “trendy”.
Con le vernici in stile shabby si può creare un oggetto ad arte e ad hoc per sembrare antico e vintage.
Questo stile è tornato in voga anche in Italia negli ultimi anni, generando una corrente nuova, il neo-shabby, nato dalla contaminazione tra tre diversi stili: shabby, industrial e nordico. Questo filone è legato più al mondo dell’interior design che a quello del recupero, ed è caratterizzato da una tavolozza di colori più varia, con anche nuance più scure, e da una più ampia scelta di materiali, come il ferro battuto, la ceramica e il vetro.
Questo stile non si limita ai complementi d’arredo, si espande a tutto l’ambiente. Anche le pareti possono essere rimodernate con un’aria vintage grazie ai colori di pareti stile shabby, che hanno una gamma di tonalità neutre, prevalentemente chiare o pastello, dal rosa al beige, o anche grigio, celeste e verde.
Questa tecnica è diventata famosa negli ultimi anni nel mondo dell’hobbistica, proprio perché permette una grande autonomia e autogestione per la realizzazione di oggetti in stile shabby.
Qualora non abbiate mai provato e non sappiate da che parte cominciare, esistono moltissimi
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